26Gen

Rachel Breen: una pianista tra innovazione e tradizione

Rachel Breen si distingue per la sua capacità di intrecciare repertori classici e contemporanei, dando vita a programmi che catturano l’attenzione per la loro originalità e profondità. La sua passione per il dialogo tra epoche e stili diversi l’ha resa una delle interpreti più interessanti della scena musicale internazionale.

Di recente, Rachel è stata protagonista del concerto “Pianoforte in Ateneo” a Milano (14/11/2024), un evento che celebra l’incontro tra tradizione e modernità musicale. L’evento, ospitato dall’Università degli Studi di Milano, ha attratto un pubblico attento e appassionato, offrendo una serata di musica indimenticabile.

Un programma musicale fuori dagli schemi

Nel corso dell’intervista, Rachel ha spiegato il suo approccio unico alla costruzione del programma:

«Il programma che presenterò è molto eclettico. La prima parte è composta dai Quattro Improvvisi di Chopin, ma ho deciso di intervallare ciascun brano con composizioni di altri autori, eseguite in attacca, senza interruzioni. La mia speranza è che alla fine tutto venga percepito come un’unica, grande opera.

Tra il primo e il secondo Improvviso ho inserito Wasserklavier di Luciano Berio, un brano di rara bellezza che si integra perfettamente con il contesto. Tra il secondo e il terzo, ho scelto un Improvviso di Mussorgsky, mentre tra il terzo e il quarto un frammento incompiuto di Schoenberg. Questi accostamenti riflettono il mio modo di vedere la musica: un linguaggio universale capace di superare epoche, distanze geografiche ed esperienze personali. È proprio questo legame umano che spero di trasmettere al pubblico».

La scelta dello strumento

Per il concerto, Rachel ha suonato il pianoforte da concerto Shigeru Kawai SK-EX, noto per la sua sonorità profonda e la sensibilità del tocco. Questo strumento ha permesso di valorizzare ogni sfumatura del programma, offrendo un’esperienza sonora di straordinaria qualità.

Un viaggio tra passato e presente

Il concerto “Pianoforte in Ateneo” non è stato solo un’esibizione musicale, ma un’occasione per riflettere sulle connessioni profonde tra epoche e culture diverse. Rachel Breen, con la sua interpretazione ispirata, ha saputo creare un ponte tra passato e presente, regalando al pubblico una serata indimenticabile.

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